Incastonato tra la costa adriatica e il massiccio del Gran Sasso, il Microbirrificio Opperbacco prospera sulle verdi colline teramane, suggellando un rapporto strettissimo e simbiotico col proprio territorio: il visionario fondatore Luigi Recchiuti è stato recentemente insignito del prestigioso premio di Birraio dell’Anno 2021 nel principale concorso nazionale dedicato alla produzione artigianale italiana, scelto da un’ampia giuria di addetti ai lavori – il riconoscimento arriva a coronamento di una carriera ultradecennale, declinata in una gamma di etichette che dalle classiche tradizioni brassicole europee si è ampliata con successo verso le più moderne sperimentazioni, con particolare interesse nell’ambito delle fermentazioni selvagge e delle maturazioni in botte.

Il vecchio Pandino in etichetta è sintomatico della solidità e della tenacia della 4x4, West Coast IPA che (nomen omen!) moltiplica quattro varietà di luppoli impiegati in dry hopping in quattro gittate in differenti: il Cascade italiano (coltivato ad Atri, in Abruzzo) durante il trasferimento del mosto nel fermentatore per ottenere la massima biotrasformazione, lo sperimentale HBC 472 sul finire della fermentazione, il Simcoe a fermentazione ultimata e il Citra – in forma di estratto – direttamente in maturatore.

Il risultato nel bicchiere? Una birra chiara dall’aspetto leggermente velato, che offre un sorso cremoso contraddistinto da una bollicina finissima e da un’esplosione aromatica intensa e penetrante: profumi di scorza d’agrume (cedro, lime), frutta tropicale (mango, ananas) e spezie dolci (vaniglia) si mescolano, preparando a una bevuta dalla tensione amaricante affilatissima, con frumento e avena a smorzare gli spigoli più pungenti.

Con queste premesse può portarti ovunque, proprio come una Panda a trazione integrale!