Astrarre significa rimuovere tutte le parti che non sono necessarie, al fine di mostrare le caratteristiche essenziali di un’idea. Fedele a tale principio, l’Abstraction lo esprime compiutamente in termini brassicoli, regalando a tutti i bevitori una American Pale Ale che fa della sincerità organolettica e dell’immediatezza di bevuta le sue qualità sostanziali!

Negli ultimi tempi, Tanker si è imposto come una delle realtà più interessanti della scena birraria nordeuropea: accanto ai marchi scandinavi più affermati, anche la regione del Baltico può oggi vantare produttori dall’assoluta costanza e solidità, che si divertono a percorrere strade arditamente sperimentali o direzioni stilistiche più o meno modaiole. Con questa etichetta invece, si torna in qualche modo alla purezza delle origini – pur godendo delle tecniche produttive più all’avanguardia!

Chiara e tenuemente velata nel bicchiere – il double dry hopping di luppoli americani estrae resine e oli essenziali che rendono opalescente la birra – ricca di note agrumate (mandarino) e di frutta matura a nocciolo (albiccocca, pesca bianca), l’Abstraction regala un sorso succoso e rinfrescante, morbidissimo al palato (grazie all’aggiunta in ricetta di avena e frumento) e dal gradiente di amaro giustamente moderato, garantendo il bilanciato contrappunto aromatico alla secchezza del sorso e senza appesantire l’intera esperienza sensoriale. Cheers!